Maida Vale è una zona centrale di Londra, situata nella City of Westminster. In questo elegante quartiere hanno sede i famosi studi di registrazione della BBC. Si distingue per i lungocanali di Little Venice e le barche utilizzate come case. Il nome del quartiere fu scelto, con un'assemblea pubblica tra i residenti della zona, nel 1910. Il nome deriva dal paese Maida in Calabria, dove nel luglio del 1806 (periodo della contro-rivoluzione borbonica) Sir John Stuart, comandante dell'esercito inglese (nominato poi conte di Maida), sconfisse quello francese nella battaglia di Maida.
Questa la cronaca della battaglia: una colonia francese, poco provvista di artiglieria ma forte di circa 6.000 soldati, attaccò risolutamente i britannici con l'intento di rigettarli in mare. La frettolosa decisione del generale Jean Reynier, comandante delle truppe francesi, di attaccare invece di attendere rinforzi presso la posizione fortificata di Maida si rivelò però disastrosa.
Stuart dispose i suoi soldati su due file parallele, la tipica formazione adottata in battaglia dalla fanteria inglese, tenendo come riserva un reggimento e puntando anche ad interrompere la via di comunicazione del nemico per Monteleone. Inoltre fornì gli ordini per la difesa della testa di ponte, da utilizzare in caso di sconfitta e di immediata ritirata, affidando il compito al capitano Fisher del reggimento svizzero Watteville. Nel contempo ordinò al giovane tenente del genio navale Charles Boothby di rimanere alla testa di ponte. Boothby si sistemò sulla cima del bastione di Malta, da dove poteva assistere alle fasi della battaglia e dirigere i suoi uomini che difendevano la testa di ponte.
Reynier, che si era posizionato sulla sponda dell'Amato perché il fiume costituiva una protezione naturale contro le migliaia di briganti che infestavano il bosco circostante, schierò le sue truppe mettendo al centro il generale Franceschi-Delonne con 300 cacciatori a cavallo e i sei pezzi di artiglieria, a destra il generale Digonnet, con 1.250 uomini del 23º reggimento di fanteria leggera, a sinistra il generale Compére, con il 1º reggimento leggero e con il 42° di linea che contavano complessivamente 2.400 uomini. In seconda fila agivano circa 1.500 soldati svizzeri e polacchi, comandati dal generale Peyri.
Le truppe dell'imperatore, poco appoggiate dalla scarsa artiglieria (6 pezzi contro i 16 britannici), mentre i britannici godevano della protezione dell'artiglieria navale della flotta inglese, alle ore 8.30 del 4 luglio attaccarono in colonne di compagnie sotto il micidiale fuoco della fanteria britannica, che disposta su due linee si dimostrò in grado di sviluppare un impressionante volume di fuoco.
Lo scontro durò solo dieci minuti, ma in quel breve lasso di tempo i francesi persero circa 500 uomini fra morti e feriti e di conseguenza si ritirarono precipitosamente su Catanzaro seguendo la vallata dell'Amato e abbandonando tutta l'artiglieria e tutto il materiale di cui disponevano. Le truppe britanniche ebbero una cinquantina di morti in tutto. I britannici si reimbarcarono due giorni dopo, avendo nel frattempo scaricato il materiale necessario a sostenere l'insurrezione in Calabria.
Per commemorare la vittoria, a Londra, furono scelti il nome di Maida Hill e Maida Vale. Maida Vale diede i natali al regista cinematografico Terence Fisher. Nel quartiere vi è anche una omonima e antica stazione della metropolitana di Londra che è stata inaugurata il 6 giugno del 1915.
L'area era originariamente di proprietà della Chiesa, inizialmente come parte di St Margaret's, Westminster e successivamente del vescovo di Londra dopo la dissoluzione dei monasteri.
Nel 1742 Sir John Frederick firmò un contratto per lo sviluppo futuro. Sua figlia in seguito sposò Robert Thistlethwaite, un proprietario terriero dell'Hampshire, le cui proprietà nell'Hampshire, tra cui Widley e Wymering, sono commemorate nei nomi delle strade di Maida Vale. Nel 1816 fu approvata una legge del Parlamento per consentire agli amministratori della tenuta di Sir John Frederick e al vescovo di Londra di iniziare lo sviluppo nell'area. Questo iniziò nel 1820 con lo sviluppo lungo Edgware Road. L'area fu nominata per la prima volta sulle mappe come Maida Vale nel 1827. Nel 1960 la proprietà è passata dal Vescovo di Londra ai Commissari Ecclesiastici, la cui funzione era quella di amministrare i beni della chiesa.
Il censimento del 2011 ha contato una popolazione di 10.210 nel reparto di Maida Vale. Dal punto di vista etnico, il 62,4% della popolazione era bianca (38% britannica, 3% irlandese, 22% altro), l'11,7% era asiatica e il 7,1% era nera. Maida Vale ha anche una grande comunità araba, che forma il 9,2% della popolazione.
L'abitato di Maida, in Calabria, sorge invece su una collina che si affaccia sulla Piana di Sant'Eufemia tra i fiumi Jayari a ovest e Cottola a est. Il territorio comunale comprende anche la frazione di minoranza etnica e linguistica albanese (arbëreshë) di Vena di Maida (Vjna in lingua arbëreshe), posta a 242 metri s.l.m.
In tutta la zona l'attività economica primaria è l'agricoltura; notevoli particolarmente gli oliveti, gli agrumeti e le colture di kiwi; sono sorte alcune attività legate al turismo.
Un'attrazione è la veduta dall'alto del monte Contessa (nel territorio di Jacurso), dei due mari: Ionio e Tirreno. Maida ha tre zone industriali e una moltitudine di attività: dal settore dell'arredamento (produzione), ai detersivi (produzione), all'industria alimentare e dei trasporti. Dispone anche di un grande centro commerciale. Il centro commerciale Due Mari è il centro più grande della Calabria e uno dei più grandi in Italia con 110 negozi un cinema e un casinò. Negli ultimi anni sono stati realizzati un impianto eolico denominato “Piano Barone” per la produzione di energia, della potenza nominale di 96 MW, e le relative infrastrutture, ricadenti nei Comuni di San Pietro a Maida e Maida. La tradizione alimentare, nel paese, è molto viva: infatti permane l'uso di produrre in casa molti tipi di sott'oli, sott'aceti e insaccati, soprattutto di carne di maiale. Prodotti tipici sono anche il vino e l'olio.