“Antico Nero d’Aspromonte nasce da una grande passione per i prodotti di qualità. Qualità che si sposa con la salvaguardia della salute di ognuno di noi”.
Sabrina Ferrari
Ci sono storie che vale la pena di raccontare, storie intrise di passione per la tradizione, di notti insonni e di grugniti assordanti, storie di gente d'Aspromonte. Stiamo per parlarvi dell'avventura imprenditoriale di Sabrina Ferrari, ideatrice del brand Antico Nero d’Aspromonte, nonché imprenditrice nel settore alimentare. Sabrina non va in giro con lunghi cappucci attaccati ad una mantelletta triangolare come gli antichi pastori aspromontani, ma è animata da una forte passione per il settore del cibo e della ristorazione ed è spinta dalla volontà di far conoscere agli intenditori l’antica specie del maiale nero dell’Aspromonte ed i prosciutti e salumi che ne derivano. Se anche un artista ha la licenza di affettare un salame (cit. Andy Warhol), perchè non dovrebbe essere concesso ad una donna ? Sabrina, infatti, sa farlo e ci racconta come nasce l'idea della sua azienda: “In una bellissima giornata di sole, sul mio cammino di ricerca si è presentata la grande opportunità di conoscere più da vicino la specie del maiale nero autoctono d’Aspromonte. Ne sono rimasta affascinata. Rustico, brado, con le sue carni dal sapore inconfondibile. Sapori intensi, decisi, di grande impatto. Ed ora eccoci a soddisfare le esigenze degli intenditori ed appassionati di cibo, che apprezzano la qualità e le emozioni che il cibo sa regalare. Per questo, abbiamo deciso di dare continuità al lavoro di recupero del maiale nero autoctono dell’Aspromonte, avviato nel 1995; un maiale diverso dagli altri neri calabresi per la sua morfologia e per il pascolo totalmente brado nel suo habitat naturale, i boschi dell’Aspromonte. Ho dato alla mia azienda un nome, un logo, ed un claim che interpretassero questa filosofia e la nostra breve ma intensa storia. “Antico” non solo perché la specie suina ha origini lontanissime nel tempo, ma anche per un legame stretto con le tradizioni più arcaiche, quando quel maiale nero viveva fra i boschi e i dirupi dell’Aspromonte e veniva cacciato dalle famiglie per il proprio sostentamento. Come Antico è l’Aspromonte, un luogo fantastico ed unico, un pezzo delle Alpi finito nel bel mezzo del mediterraneo, con fauna e flora autoctone e rare. Il prosciutto, icona assoluta e prodotto di punta della salumeria, a significare la qualità unica ed inimitabile dei salumi che si possono ottenere dalla trasformazione del suino nero dell’Aspromonte, e poi, perché, rovesciandolo, nella nostra idea rappresenta iconograficamente la Calabria, della quale vogliamo concorrere a rappresentare la sua unicità, di terra e di gente, che affascina ed emoziona. Ecco perché salumi emozionali, per raccontare sempre, in ogni momento le emozioni di gusto di una terra”.
La Calabria è una terra magnifica ed in particolare l’Aspromonte, area impervia e ricca di boschi in altura, ha cultura e tradizioni antichissime, oltre ad un particolare patrimonio florofaunistico.
Antico Nero d’Aspromonte ha scelto di valorizzare la specie autoctona del maiale nero d’Aspromonte, che si ritiene risalga ai suini locali incrociati nell’antichità con ceppi di razza romanica, iberica e celtica. Diverso geneticamente da tutti gli altri maiali neri calabresi, il Nero d’Aspromonte possiede una struttura fisica forte e rustica e si caratterizza per due ghiandole pendule sotto la gola, i “margàri”.
Antico Nero d’Aspromonte ha creduto nel lavoro di recupero della razza, avviato da Monsignor Bregantini, vescovo di Locri-Gerace, che fonda nel 1995 la Cooperativa Valle del Bonamico insieme ad un gruppo di giovani pastori di Platì e San Luca. Oggi, i maiali neri vivono in autentico stato brado nei boschi dell’habitat originario, la zona montuosa meridionale della Calabria, impervia ed incontaminata. Si nutrono liberamente di castagne, ghiande, tuberi e frutti del sottobosco, pascolano liberi fino ad almeno 24 mesi e questi fattori rendono la parte magra delle carni tenera e molto ricca di vitamine, ferro e minerali in generale e la parte grassa ad alto contenuto di acidi grassi polinsaturi nobili. Tutte le fasi di lavorazione sono effettuate manualmente, compresa l'affumicatura naturale a legno di faggio. Durante la lavorazione si utilizzano spezie naturali, come il pepe nero, il peperoncino rosso piccante o dolce, il rosmarino. Sono vietati gli aromi artificiali, i coloranti e gli additivi chimici in genere. Vengono utilizzati solo E252, E300 e E301. Il processo si completa con una lunga stagionatura, che conferisce profumi e sapori unici e indimenticabili.
La gamma di Antico Nero d'Aspromonte riserva agli intenditori il Prosciutto, stagionato 24-30-36-42-48 mesi ed affumicato, la Spalla da 18 mesi in su, la Pancetta, il Lardo, il Guanciale, Capocollo, Cuore di Spalla e l’Antica ‘Nduja (disponibile anche non piccante).
Idea curiosa ed originale è il nuovo servizio di abbonamento ai tagliati freschi lanciato dall'azienda di Sant'Eufemia d'Aspromonte: i prosciutti e salumi emozionali diventano un’abitudine da veri intenditori. Ogni mese, direttamente a casa, tagliati a fette con affettatrice a volano o a cubetti al coltello, nella quantità che l’intenditore preferisce, in imballaggio termico e sottovuoto.
Antico Nero d'Aspromonte
Via F. De Nava n.5/6
89027 – Sant'Eufemia d'Aspromonte (RC)
Sito web: www.nerodaspromonte.it