1) STAITI (RC) 225 abitanti
Staiti (Στάτη, traslitterato Stàti
in greco-calabro) è un comune italiano della città metropolitana di
Reggio Calabria. Di origini incerte, si suppone essere nato intorno
al 1500 come luogo d'avvistamento facente parte del feudo di
Brancaleone, allora retto da Geronimo Ruffo. Assunse l'odierna
denominazione allorché fu acquistato dalla famiglia Staiti (nome
tutt'oggi molto diffuso specialmente nel Messinese) che lo fortificò
e lo cedette poi ai principi Carafa di Roccella Jonica che lo tennero
presumibilmente fino al 1806 (epoca dell'eversione della feudalità).
L'abitato, come consuetudine dei paesi
arroccati, segue l'ardua orografia del territorio e si incastona
perfettamente su questa roccia che dà una sensazione di precarietà
e sicurezza al tempo stesso. Tutto l'interesse ruota attorno alla
Chiesa di Santa Maria della Vittoria, mentre la Piazza antistante il
grande edificio religioso è il punto di incontro dei cittadini. Oggi
la comunità è molto piccola, la meno numerosa dell'Area Grecanica,
ma un tempo Staiti era fiorente, con una popolazione che si attestava
intorno alle 1500 unità ed aveva una florida economia anche in
epoche di crisi.
2) CARPANZANO (CS) 234 abitanti
Carpanzano è un comune italiano della
provincia di Cosenza. Carpanzano è il comune più antico dei
dintorni cosentini. Posto a SE di Cosenza, dalla quale dista 31 km,
ha un territorio bagnato dal fiume Savuto e compreso tra 211 e 1210
metri s.l.m. Le origini di Carpanzano risalgono alla fine del X°
secolo, quando intorno al 986 si registrarono le incursioni saracene
nella città di Cosenza. In origine Carpanzano era costituito da più
rioni: S. Mauro, S. Pietro in Verzerio, S. Felice. Distrutto dal
terremoto del 1638 e dai briganti, il paese, che si chiamava Carpente
e Carpadoro, venne ricostruito poi con il nome di Carpanzano. Secondo
alcune notizie storiche e secondo varie ipotesi il nome Carpanzano
deriva dalla voce ebraica Carpenzano, che significa cavità del monte
fumante, essendo il paese costruito su un cratere di vulcano spento.
Altre notizie certe che trovano riscontro documentale, risalgono al
1535, anno in cui l’imperatore Carlo V nel ritorno vittorioso
dall’Africa, passò per l’abitato di Carpanzano e lasciò nel
paese un drappello di soldati ed il suo mantello che si conserva
ancora oggi come piviale. I soldati di Carlo V non fecero più
ritorno in patria ma diventarono agricoltori ed artigiani.
3) CASTROREGIO (CS) 268 abitanti
Castroregio (Kastërnexhi in arbëreshë,
Castrurìgiu in calabrese) è un comune italiano della provincia di
Cosenza. Il territorio ha una superficie di 42,06 km², e sorge a 819
metri sopra il livello del mare. È un paese di origine arbëreshë,
il più piccolo dell'Alto Ionio Cosentino per numero di abitanti.
Parte del comune è la frazione di Farneta, situata a 32 km dal
capoluogo comunale, popolata anch'essa da una comunità Arbëreshë.
L'origine di Castroregio è riconducibile all'emigrazione albanese,
databile nel XVI° secolo; ipotesi di alcuni storici è che i primi
nuclei di famiglie si sarebbero stanziate in località "Casaletto".
I profughi albanesi arrivarono intorno al 1534-1535 e si sarebbero
fermati alla Cerviola e più tardi si trasferirono sulla cima del
monte. Il borgo fu feudo del principe di Bisignano e dei Pignone del
Carretto.
4) SANT'ALESSIO IN ASPROMONTE (RC) 327
abitanti
Sant'Alessio in Aspromonte è un comune
italiano della città metropolitana di Reggio Calabria. Il suo nome
riflette il culto verso il Santo e dalla collocazione
sull'Aspromonte.
5) PANETTIERI (CS) 327 abitanti
Panettieri (Panettìari in calabrese) è
un comune italiano della provincia di Cosenza. Comune interamente
montano con altitudine che varia da 844 a 1237 metri di altitudine.
Il paese è a 937 metri s.l.m. Tra gli eventi più attesi del periodo natalizio in Calabria è il famoso il Presepe Vivente di Panettieri, entrato di recente a far parte degli Eventi Culturali storicizzati della Calabria.