L’affaccio sulla vallata
è silenzioso e surreale e con vista in lontananza del mar Jonio. Se
si abbassa lo sguardo si può ammirare il famoso ponte del Diavolo.
Avvolto nel mistero e figlio di numerose leggende, il ponte del Diavolo rappresenta il monumento più importante di Civita. "La leggenda narra che un
proprietario terriero chiese al Diavolo di
edificare un ponte sul torrente, in cambio dell’anima del primo
essere umano che avesse attraversato il ponte. Il Diavolo accettò e
in una notte edificò il ponte. A quel punto il diavolo si appostò
in attesa del primo malcapitato che attraversasse il ponte, ma l’uomo
astuto fece attraversare il ponte ad una pecora.
Quando il diavolo si rese conto dell’inganno
maledisse il ponte e cercò di distruggerlo, ma non vi riuscì
in quanto l’aveva costruito troppo bene. Fra
le risate dell’uomo il diavolo precipitò nel torrente lasciando
dietro di se una nuvola di fumo grigio". Di recente è stata
rinvenuta documentazione che attesta che il ponte sarebbe stato
costruito intorno al 1840, da un consorzio di comuni per permettere
di attraversare la voragine del Raganello.
Dal belvedere parte la
Camminata del Diavolo, una suggestiva passeggiata che porta al Ponte
e lungo le rive del torrente.
Le Gole del Raganello
oltre ad essere una riserva naturale protetta del Parco del Pollino,
è una dell mete più frequentate della regione perpraticare
canyoning, una sorta di trekking acquatico.
E' indispensabile fare un cenno alla gastonomia locale che, grazie agli abitanti del luogo, ha una proposta di piatti della
tradizione albanese influenzati dalla vivacità della nostra cucina
calabrese. Fate sosta in uno dei ristoranti tipici per degustare le
specialità della cucina arbëreshe.
Il connubio tra questi
piatti poveri uniti ai prodotti locali calabresi creano un’esplosione di sapori da non perdere.
Immaginavate di trovare
proprio nel cuore del Pollino dei piatti quasi internazionali?
scritto da @cabioefate