Vi sono modi inusuali per impiegare il
proprio tempo libero in Calabria; uno di questi può essere visitare
una fabbrica durante il processo di lavorazione di prodotti
dell'enogastronomia locale o dell'artigianato tipico, andare alla
ricerca di vecchi macchinari in industrie ormai dismesse oppure
curiosare all'interno di veri e propri “musei d'impresa”: in
poche parole dedicarsi al turismo industriale, tipologia di viaggio particolarmente in voga negli ultimi tempi. Tra le maggiori mete
di turismo industriale in Calabria annoveriamo (in ordine geografico da nord a sud):
MUSEO DEL PANE DI CERCHIARA
Via Nazionale
CERCHIARA DI CALABRIA (CS)
Tel: +39 0981 99 10 07 / +39 333 72 93 278
Giorni di apertura: tutti i giorni
Orari di apertura: 9.00-13.00 / 15.30-19.30 (Giugno-Settembre); su prenotazione (da Ottobre a Maggio)
Ingresso: libero
Questo suggestivo ed autentico museo è ospitato in un antico
mulino ottocentesco, situato nella parte più antica del borgo di
Cerchiara, piccolo comune ricadente nel Parco Nazionale del Pollino. Al suo interno è possibile ammirare
gli attrezzi originali ed alcune figure umane, realizzate a grandezza
naturale, e seguire l'intero processo di produzione del famoso pane
di Cerchiara (dal chicco di grano alla realizzazione della pagnotta)
tuttora in uso negli otto panifici tradizionali di Cerchiara. Nel
museo si coglie la storia dell’antica civiltà contadina e viene
valorizzata la tradizione intorno alla quale si muove tuttora
l'economia del paese.
MUSEO STORICO DELLA MINIERA DI SALGEMMA
Via D'Azeglio - c/o Palazzo Martino
LUNGRO (CS)
Tel: +39 0981 94 50 21 / +39 0981 94 51 55
Giorni di apertura: chiuso sabato e domenica
Orari di apertura: 9.00-13.00
Ingresso: libero
Fu Plinio il Vecchio il primo a parlare della Salina di Lungro nel suo "Naturalis Historiae". E' probabile che già i Sibariti sfruttassero il salgemma dell'antico giacimento. Situato a 3 km dall'abitato di Lungro, l'imbocco della Salina è a 404 metri s.l.m. Il sale estratto era di vario genere: il rosso, il giallo, il bianco semitrasparente ed il grigio scuro non trasparente; solo le ultime due erano le varietà commerciabili. Il museo storico della Salina, inaugurato il 2 giugno del 2010, vanta un percorso che si snoda seguendo un itinerario unico attraverso le sale espositive, intitolate ai nomi delle Gallerie della Miniera. Nella prima sala (Galleria Provvidenza) è possibile ammirare le riproduzioni delle mappe dei piani di estrazione della Salina. La sala 4 (Galleria Speranza) conserva al centro un enorme blocco di salgemma con intorno delle statue di minatori al lavoro, oltre agli stemmi originali della Salina ed i quadri raffiguranti due antenati del proprietario del Palazzo Martino. La sala 5 (Galleria Speranza 2) è corredata degli utensili e del vestiario dei minatori. Nella sala 6 (Galleria Speranza 3) vi sono le matricole attestanti la presenza dei salinari sul posto di lavoro. La sala 7 (Galleria Plinio il Vecchio) è dedicata alla pesatura. L'ultima è la sala 9 (Galleria Nord) nella quale è presente l'archivio storico con documenti relativi alle paghe, annotazioni sui salinari e piantine.
MUSEO DELLA SETA
Centro storico
MENDICINO (CS)
Tel: +39 0984 63 89 11
Sito internet: www.museodellaseta.it
E-mail: info@comune.mendicino.cs.it
Giorni di apertura: visitabile su prenotazione
Orario: visitabile su prenotazione
Ingresso: libero
Mendicino, nell’Ottocento, era uno
dei centri più importanti della Calabria per la produzione di seta
greggia. Le campagne erano letteralmente coperte di gelsi e, in ogni
famiglia, le contadine allevavano i bachi. Nel 1857, fuori e dentro
il centro abitato, c’erano quaranta filande, dove, per circa
quattro mesi all’anno, lavoravano 30 uomini e 320 donne di cui 120
fanciulle. Per dodici ore al giorno, le filandaie stavano nelle
fabbriche malsane, afose e con un vapore nauseabondo per via dei
bachi morti. Erano sottopagate e, oltre al misero salario, in
occasione della festa del santo protettore, ricevevano «un
complimento in denaro». Proprio nel momento in cui i filatoi
sembravano in forte sviluppo, a causa di una improvvisa crisi, dovuta
a una forte contrazione della richiesta di seta sul mercato mondiale
a vantaggio di tessuti meno costosi (lana, lino e cotone), gran parte
di quelli del comune dovettero chiudere. Nel 1878 c’erano due
piccoli opifici (gli unici oggi visitabili) per la cardatura e la filatura dei cascami di seta,
di Domenico Gaudio e Vincenzo Reda. animati ognuno da un motore
idraulico della forza di 4 cavalli, impiegavano 24 operaie per circa
60 giorni all’anno.
MUSEO DELLA LIQUIRIZIA AMARELLI
S.S. 106 - C.da Amarelli
ROSSANO CALABRO (CS)
Tel: +39 0983 51 12 19
Fax: +39 0983 51 05 12
Sito internet: www.museodellaliquirizia.it
E-mail: info@museodellaliquirizia.it
Giorni di apertura: tutti i giorni
Orario: 10-11; 15-16 (invernale) - 10-12; 17-19 (estivo)
Ingresso: libero (su prenotazione)
Il Museo della Liquirizia “Giorgio
Amarelli”, unico museo della liquirizia al mondo, racconta una
storia di lavoro, impresa e cultura che affonda le sue radici nella
splendida terra calabrese. Con oltre 40.000 visitatori all’anno,
meta di turisti, studiosi e scolaresche, rappresenta il secondo Museo
d’impresa più visitato in Italia. Il percorso culturale si
realizza attraverso la visita del Museo, la visita dell’antico
“Concio” e dello stabilimento di produzione e degustazione
gratuita nello shop annesso al Museo. Il Complesso Concio, dove ha
sede anche un elegante Auditorium di circa 100 posti attrezzato per
conferenze e videoproiezioni, offre, insieme al Museo, tutti i
servizi di accoglienza: ampio parcheggio, posto autobus, toilettes,
ambienti climatizzati, accessi facilitati per i
visitatori con problemi di deambulazione ed un servizio ristoro nel "Museum Cafè".
MUSEO DELL'ARTE TESSILE BOSSIO
Via P. Mancini 3
CALOPEZZATI (CS)
Tel: +39 0983 44 246
Fax: +39 0983 44 221
Sito internet: www.fabbricatessilebossio.it
E-mail: info@fabbricatessilebossio.it
Giorni di apertura: domenica chiuso
Orari di apertura: 8-13; 15.30-19
Ingresso: libero
Il museo aziendale Bossio, impresa che vanta oltre 40 anni di esperienza nel mercato tessile in Calabria ed in Italia, raccoglie
preziosi strumenti e attrezzi che raccontano l’evoluzione della
tessitura dalla pura manualità all’elettromeccanica, passando per
i primi telai meccanici.
LANIFICIO LEO
Via Cava 43
SOVERIA MANNELLI (CZ)
Tel e Fax: +39 0968 66 20 27
Sito internet: www.lanificioleo.it
E-mail: lanificioleo@mail.com
Giorni di apertura: LMMGV
Orari di apertura: 9-13; 14-18
Ingresso: a pagamento
Dal 1873, la vita del Lanificio Leo si
intreccia con quella del territorio di appartenenza, le sue risorse
naturali, culturali e umane. Il Lanificio Leo è oggi uno dei casi
più significativi di azienda-museo e un brand a vocazione
internazionale i cui valori identitari parlano un linguaggio
contemporaneo. Un’azienda che da oltre un secolo è
parte della storia economico-produttiva del territorio, conserva la
sua memoria storica nel patrimonio industriale: dalle macchine
meccaniche perfettamente efficienti al prezioso archivio di oltre 200
calchi ottocenteschi intagliati a mano in legno di pero con cui si
realizza il processo della stampa a ruggine rigorosamente handmade.
Il Museo d’Impresa consiste in uno spazio di oltre mille metri
quadri in cui si compie il ciclo produttivo completo: dalla
trasformazione della lana in filato cardato alle diverse tecniche di
tessitura a navetta; dai finissaggi per tessuto alla maglieria, che
è anche laboratorio di sperimentazione di prodotto e di
edutainment, luogo dell’apprendimento e della conoscenza, in cui le
dinamiche della low technology suggeriscono nuovi spunti di
creatività. Un piccolo archivio raccoglie i materiali prodotti dal
Lanificio Leo per le sue attività di ricerca e sperimentazione.
Inoltre è consultabile su appuntamento l’archivio storico.
L’Azienda e il Museo rientrano nei circuiti del turismo culturale e
sono aperti alle visite scolastiche guidate.
MUSEO DELL'OLIO DI CROPANI
Centro storico
CROPANI (CZ)
Tel: +39 0961 96 11 71
Sito internet: www.casaligaro.it
E-mail: info@casaligaro.it
Giorni di apertura: visitabile su prenotazione
Orari di apertura: visitabile su prenotazione
Ingresso: a pagamento
La coltivazione dell’olivo nell’area
della Calabria che oggi ospita gli stabilimenti di Casa Ligarò
risale a tempi remoti, ed è testimoniata dalla presenza di numerosi
e antichi frantoi. L’azienda, pienamente consapevole di quanto sia
importante un’attenta opera di recupero e conservazione per la
salvaguardia di questi tesori di archeologia industriale, ha dato un
contributo significativo in questa direzione. Alla produzione di olio
e prodotti gastronomici di qualità, l'azienda affianca infatti
anche attività di educazione ambientale e promozione culturale del
territorio. Casa Ligarò si è impegnata nel recupero di un antico
frantoio situato nel centro storico di Cropani e che ospita oggi un
Museo dell’olio. All’interno di questo autentico gioiello
architettonico è possibile ammirare, in particolare, le antiche
macine in pietra granitica della Sila e un rarissimo sistema di
presse e torchi in legno, risalente probabilmente al XVII° secolo e
tuttora perfettamente conservato.
MUSEO DELLE REALI FERRIERE BORBONICHE
Piazza Regina Elena
MONGIANA (VV)
Tel: +39 0963 31 10 87
Fax: +39 0963 31 11 30
Giorni di apertura: su richiesta
Orari di apertura: su richiesta
Ingresso: libero
Le Reali Ferriere Borboniche sono l’ultima testimonianza di una attività fusiva
iniziata in Calabria fin dall’epoca dei Fenici. Dal 1771, in
centodieci anni d’intensa attività, sono passate indenni tra il
turbinio delle vicende della Repubblica Napoletana del 1799, della
Restaurazione borbonica, dei moti liberali del 1848 e della conquista
garibaldina: alla produzione di canne da fucile e di armi (celebre il
fucile “modello Mongiana”) si affiancarono le produzioni
destinate all’industria civile, alcuni manufatti pregiati furono
premiati all’Esposizione Universale di Firenze nel 1861 e
meritarono la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Londra
nel 1862. Il Museo delle Reali Ferriere è un luogo di archeologia industriale situato nel comune
di Mongiana, in Calabria, nel territorio delle serre vibonesi,
inaugurato il 23 ottobre 2013 ed incentrato sulla storia del polo
siderurgico di Mongiana, creato durante il regno borbonico tra il
XVIII° ed il XIX° secolo.