Il birdwatching (tradotto letteralmente
“osservando gli uccelli”) è una pratica relativa
all'osservazione ed allo studio degli uccelli nei loro habitat
naturali. Questa attività rappresenta un'occasione per adulti e
bambini per conoscere e apprezzare da vicino, oltre a centinaia di specie di uccelli, ambienti naturali unici. Può essere svolta durante tutto l'arco
dell'anno e per praticarla sono essenziali tre o quattro strumenti: il
binocolo, una guida di riconoscimento, una fotocamera ed,
eventualmente, un registratore di suoni. L’Italia è in una posizione
strategica per la migrazione perché rappresenta un ponte naturale
tra l’Europa e l’Africa. Le specie di uccelli
osservabili nel Bel Paese sono oltre 500, ciascuna con piumaggi, canti e
comportamenti variegati e particolari. In Calabria sono varie le
oasi/riserve nelle quali praticare liberamente tale attività e
catturare immagini e suoni unici; qui di seguito elenchiamo, in ordine geografico da nord a sud, le preferite dai birdwatchers autoctoni:
RISERVA NATURALE FOCE DEL CRATI
Zona umida che ospita, grazie alle differenti tipologie di habitat, una grande varietà di avifauna, sia nel periodo delle migrazioni come punto di sosta, sia come luogo di nidificazione e di svernamento. Le specie osservabili quasi tutto l’anno sono: la Gallinella d’acqua ed il Porciglione, l’Airone cenerino e la Garzetta, mentre l’Airone bianco maggiore è avvistabile durante i passi. Durante le migrazioni sono, invece, osservabili: la Cicogna bianca, la Cicogna nera, la Spatola ed il Mignattaio. Tra gli Anatidi si segnalano: il Germano reale, l’Alzavola, il Fischione ed il Codone. I litorali sabbiosi e le sponde del fiume ospitano diverse specie di Limicoli, tra cui: il Chiurlo, il Gambecchio, il Beccaccino. Interessante la presenza del Voltapietre, nonché del Piovanello pancianera, del Piro piro piccolo, della Pittima reale, del Corriere piccolo e del Fratino. Abbastanza nutrita la presenza del Gabbiano comune, del Gabbiano reale, del Gabbiano corallino, della Sterna maggiore, del Beccapesci e del Mignattino. Tra i rapaci avvistabili troviamo: la Poiana ed il Gheppio, presenti tutto l’anno e nidificanti, nonché il Falco di palude migratore e la Civetta, entrambi nidificanti. La vegetazione è quella tipica delle zone umide, con prevalenza di tamerici, canne palustri e specie ripicole quali il salice ed i pioppi. (+info tel: +39 0981 95 21 85 - email: info@riservetarsiacrati.it)
E' questo il luogo con la maggiore concentrazione di nidi di Cicogna bianca nella regione. Le 20 coppie di
cicogne (5 in più rispetto al 2019) trovano qui il loro habitat idelae grazie alla presenza di risaie. La zona costiera di Cassano allo Ionio
riveste un ruolo di fondamentale importanza non solo per il suo
intrinseco valore ecologico e paesaggistico ma anche, e soprattutto,
per il ruolo strategico nell’ambito del turismo, visto che i suoi
circa 7 km di coste ospitano tra gli habitat naturali più attraenti
dell’intero territorio nazionale. La costa ionica della Sibaritide
mostra un elevato grado di biodiversità, essendo presenti habitat
dunali, acquatici, igrofili (stagni, lagune e paludi) che sono
l’ideale per specie come la Cicogna bianca, la tartaruga marina
Caretta caretta, il Fratino e il Giglio di Mare. (+info tel: +39 346 51 94 196 - email: info@lipurende.it)
Zona
umida di importanza internazionale (Ramsar), istituita nel 1987, con un'estensione di 875 ettari, di cui 196 ettari di acqua. Numerosa è la presenza di uccelli acquatici migratori, da quelli più
comuni a quelli più rari come il Falco pescatore o lo Svasso
maggiore (simbolo dell'Oasi), nidificante e stazionario. Anatre e Folaghe, insieme ai Cormorani, svernano qui
regolarmente. Tra le specie di Anatidi si segnalano: il Germano
reale, l’Alzavola, il Fischione, il Moriglione. Durante i periodi
della migrazione è possibile osservare diverse specie di Aironi (da
quello cenerino, più comune, alla Garzetta, al più raro Airone
bianco maggiore) e diversi Limicoli (come il Cavaliere d’Italia ed
il Chiurlo). Fanno da cornice al lago uliveti, salici bianchi e
ontani neri. Presso il Rifugio Cricenti (ingresso 1 dell'Oasi) è presente una casetta di avvistamento in legno, oltre ad una vasta area pic-nic. Visitabile dal lunedì al venerdì, mentre nei giorni festivi solo previa prenotazione telefonica. (+info tel: +39 0963 99 50 53 - email: lagoangitola@wwf.it)
OASI NATURALE DEL PANTANO DI SALINE JONICHE
L'Oasi Naturale del Pantano di Saline
Joniche rappresenta l'ultima testimonianza di quelle che furono sino
al Settecento le famose saline di Reggio. Tale area in passato è
stata centro di attività quali la raccolta del sale e la
coltivazione di gelsomino. In seguito, mediante opera di bonifica e
prosciugamento e la costruzione della Liquichimica (fabbrica mai
entrata in funzione), del magnifico ambiente costiero sono rimasti
soltanto due laghetti, che formano una zona umida importantissima.
L'Oasi naturale, infatti, è l'ambiente preferito da numerose specie
di uccelli acquatici che compiono ogni anno due spostamenti
migratori. I laghetti sono luogo di sosta di folaghe, anatre, aironi
cenerini e cavalieri d'Italia e non è raro ammirare anche i
fenicotteri rosa.